Balzare alle conclusioni. Bias cognitivi e Complottismo

Balzare alle conclusioni. Bias cognitivi e Complottismo

Recenti ricerche sui sistemi di pensiero che sono alla base delle più comuni distorsioni cognitive e di giudizio.

Spesso, le persone tendono a prendere decisioni importanti senza dedicare abbastanza tempo alla ricerca e alla riflessione. Questo modo di pensare, che possiamo chiamare “saltare alle conclusioni”, è un errore comune causato da bias cognitivi. In un recente recente studio si sono analizzati i modelli decisionali di oltre 600 persone.

I partecipanti hanno giocato a un gioco che richiedeva loro di identificare in quale lago venivano pescati dei pesci colorati, basandosi sulle informazioni ricevute. Alcuni giocatori, prima di prendere una decisione, richiedevano molte informazioni, mentre altri, i “saltatori”, prendevano la decisione dopo aver visto solo uno o due pesci. I risultati hanno mostrato che i “saltatori” tendevano a commettere più errori in altre aree del pensiero, come per esempio l’adesione alle teorie del complotto, credenze sul paranormali e mitologie mediche.

I “saltatori” avevano anche problemi di eccessiva sicurezza nelle loro risposte e tendevano a scegliere scommesse con più basse probabilità di vittoria. Queste differenze erano presenti anche quando si teneva conto dell’intelligenza e della personalità dei partecipanti.

Alla radice di questo stile di pensiero gli studiosi hanno identificato due sistemi di pensiero: il sistema 1, automatico e spontaneo, e il sistema 2, controllato e deliberato. I “saltatori” si affidavano maggiormente al sistema 1 senza bilanciarlo con il sistema 2.

Il premio Nobel Daniel Kahneman, nel suo libro “Pensieri lenti e veloci“, descrive due sistemi di pensiero distinti che operano nella nostra mente: il sistema 1 e il sistema 2. Questi sistemi rappresentano due modalità diverse di elaborazione delle informazioni e di ragionamento.

Sistema 1: è la modalità di pensiero automatica, rapida, istintiva e spesso emotiva. È responsabile delle nostre reazioni immediate e delle intuizioni che emergono senza sforzo consapevole. Questo sistema opera in modo efficiente e ci permette di rispondere rapidamente a situazioni familiari o a problemi semplici. Tuttavia, il sistema 1 può essere soggetto a errori, in quanto si basa su euristiche (regole generali semplificate) e pregiudizi cognitivi.

Sistema 2: è la modalità di pensiero più lenta, controllata, analitica e deliberata. È responsabile delle decisioni più complesse e richiede uno sforzo cosciente per essere attivato. Il sistema 2 è solitamente impiegato in presenza di situazioni nuove e complesse o che richiedono una riflessione approfondita, come risolvere un problema matematico difficile o prendere una decisione importante (acquistare un’auto, una casa, ecc.). Poiché il sistema 2 richiede più energia e attenzione, può essere faticoso mantenerlo attivo per lunghi periodi di tempo.

Esempio di sistema 1
Immagina di essere in auto e, mentre guidi, una palla improvvisamente attraversa la strada. La tua reazione immediata è frenare bruscamente per evitare di colpire un potenziale bambino che potrebbe correre dietro alla palla. In questo caso, il tuo sistema 1 è in azione, poiché reagisci istintivamente e rapidamente senza un’analisi cosciente della situazione. Il pensiero veloce ti consente di rispondere rapidamente alle minacce e di prendere decisioni immediate basate su esperienze passate e intuizioni.


Esempio di sistema 2
Supponiamo che tu stia valutando l’acquisto di una nuova casa e stia confrontando diverse opzioni. Per prendere una decisione informata, è necessario considerare vari fattori, come il prezzo, la posizione, la metratura, la vicinanza ai servizi e alle scuole, le condizioni dell’immobile e il potenziale di rivalutazione nel tempo. In questa situazione, il tuo sistema 2 entra in gioco, poiché richiede un’analisi deliberata e approfondita delle diverse variabili in gioco e la valutazione dei pro e dei contro di ciascuna opzione. Il pensiero lento ti consente di prendere decisioni più razionali e ponderate, soprattutto quando si tratta di scelte importanti e complesse come l’acquisto di una casa.

Entrambi i sistemi di pensiero, il sistema 1 e il sistema 2, possono portare a errori e distorsioni cognitive. Ecco alcuni esempi di errori associati a ciascun sistema:

Errori del Sistema 1 (Pensiero veloce):

  1. Euristiche: Il sistema 1 si basa su euristiche, che sono scorciatoie mentali utilizzate per semplificare il processo decisionale. Tuttavia, queste scorciatoie possono portare a giudizi imprecisi o irrazionali. Ad esempio, l’euristica della rappresentatività porta le persone a giudicare la probabilità di un evento basandosi sulla somiglianza con un altro evento, invece di basarsi su dati statistici reali.
  2. Pregiudizi cognitivi: Il sistema 1 è incline a pregiudizi cognitivi che distorcono il nostro processo decisionale. Ad esempio, il pregiudizio di conferma porta le persone a cercare e interpretare le informazioni in modo tale da confermare le loro convinzioni preesistenti, ignorando le prove contrarie.
  3. Reazioni emotive: Il sistema 1 è influenzato dalle emozioni, il che può portare a decisioni irrazionali o basate sulle emozioni anziché sulla logica. Ad esempio, la paura o l’ansia possono spingere le persone a evitare situazioni o decisioni che potrebbero essere in realtà vantaggiose.

Errori del Sistema 2 (Pensiero lento):

  1. Fatica cognitiva: Poiché il sistema 2 richiede uno sforzo cosciente e un’attenzione sostenuta, può essere soggetto a fatica cognitiva. Quando siamo stanchi o sopraffatti, il sistema 2 può diventare meno efficace, portando a errori nel ragionamento e nel processo decisionale.
  2. Paralisi da analisi: Il sistema 2 può portare a un eccesso di analisi e a indecisione, soprattutto quando ci sono molte opzioni o informazioni da valutare. Questo può portare a ritardi o a decisioni non ottimali.
  3. Focalizzazione eccessiva sui dettagli: Il sistema 2 può concentrarsi troppo sui dettagli e ignorare il quadro generale. Ciò può portare a decisioni sbagliate se non si tiene conto del contesto più ampio o delle implicazioni a lungo termine.

I due sistemi interagiscono costantemente nella nostra vita quotidiana. Il sistema 1 fornisce risposte e intuizioni iniziali basate sulle nostre esperienze passate, mentre il sistema 2 controlla e corregge queste risposte quando necessario. Idealmente, i due sistemi dovrebbero lavorare insieme in modo equilibrato per permetterci di prendere decisioni accurate e informate.

Tuttavia, ci sono situazioni in cui il sistema 1 può dominare e portare a decisioni basate su pregiudizi cognitivi o errori di valutazione. Ecco perché è importante essere consapevoli di questi due sistemi e cercare di attivare il sistema 2 quando ci troviamo di fronte a scelte importanti o complesse, in modo da prendere decisioni più ponderate e razionali.

Fortunatamente, è possibile allenare le persone a pensare in modo più deliberato e a correggere i loro bias cognitivi. Un metodo chiamato “allenamento metacognitivo”, adattato dalla ricerca sulla schizofrenia, aiuta i partecipanti a confrontarsi con i propri pregiudizi e a imparare da essi. Gli autori dello studio intendono continuare a esplorare questo fenomeno per scoprire eventuali benefici del “saltare alle conclusioni” e come possa essere utile alle persone con schizofrenia.

In conclusione, prendere più tempo per raccogliere informazioni e riflettere prima di prendere decisioni importanti può aiutarci ad evitare errori significativi. A volte, la decisione più importante che possiamo prendere è proprio quella di concederci del tempo in più prima di fare una scelta.

Libri per Approfondimenti:

Massimo Polidoro (2023), La scienza dell’incredibile. Feltrinelli
Daniel Kahnemann (2012), Pensieri lenti e veloci. Mondadori

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